Ogni volta che acquistiamo dei prodotti, di qualunque tipo, spesso
dobbiamo eliminare imballi scatoline scatoloni e cellophan per riporli
in un archivio cilindrico definitivo più comunemente chiamato cestino.
Le
edicole e le isole ecologiche dei supermercati sono diventate punto di
distribuzione dei rifiuti; non a caso i cestini pubblici vengono
frequentemente posti vicino a questi luoghi.
Ma noi nell'acquisto abbiamo comprato la spazzatura o no?
Sarebbe
giusto ritornare questo materiale all'edicolante, noi non abbiamo
comperato spazzatura che se la tenga lui! Gli spazzini, dipendenti
comunali, sono pagati da tutti i cittadini non dai giornali o dalle
aziende alimentari o di altro tipo. Ogni volta che facciamo la spesa
dovremmo ragionare sul tipo di inquinamento che siamo costretti a fare
acquistando un determinato prodotto.
Un sapone lo possiamo
comperare dentro una scatola oppure no, nel secondo caso dobbiamo
gettare la scatola. Chi inquina deve pagare come chi ruba o chi fa del
male a persone e cose, ma oggi chi inquina non viene tassato. Vengono
sovvenzionate miniere, petrolio e trasporti.
Dobbiamo
sovvenzionare invece risparmio energetico, fonti di energia
rinnovabile, produzione per il consumo locale. Il danno ecologico,
pagato oggi dal consumatore, deve essere pagato dal produttore.